Mirages Some Velvet Morning, di Prada è stato rilasciato nel 2018. Il profumiere di questa creazione è sconosciuto. Le note sono Benzoino, Muschio, Patchouli, Pesca, Vaniglia.
A dire la verità, le note non corrispondono a come ho vissuto questo profumo. L'apertura fruttata che ti aspetti dai profumi polverosi di Hermes o dai classici di pesca mielata, o anche da altre creazioni di Andrier, non è ciò che percepisco; è una leggera suggestione di pesca avvolta in un accordo molto secco di iononi legnosi, che gioca perpetuamente a nascondino con la dolcezza dell'ambra e della vaniglia, ma in questa danza mutevole, minimale ma infinitamente complessa. Stranamente, finisce su un patchouli, una materia che non sono riuscito a percepire durante tutta la durata fino ad ora, con il naso profondamente affondato nella mia pelle... ecco che appare. È quasi totalmente classico Andrier, tutto al suo posto e proprio quando pensi che sia noioso o derivativo delle sue altre creazioni, cambia leggermente, come un oggetto rotante che cattura la luce ma non rivela mai completamente la sua vera forma. Se ti piacciono i lavori muschiati, polverosi, legnosi e iris di questo profumiere, ti piacerà questo. A me è piaciuto. Non sono rimasto sbalordito, ma direi che è il punto medio tra quel profumo giallo che ha fatto per Bvlgari (Zahina, giusto?) e la sua minimalità muschiata e iris di "She was an anomaly". Fondamentalmente amo questo profumiere e che tutto porta la sua firma, ma se annusi un po' più a fondo, sono tutti sottilmente diversi e sono quelle sottigliezze che mi affascinano.
A dire la verità, le note non corrispondono a come ho vissuto questo profumo. L'apertura fruttata che ti aspetti dai profumi polverosi di Hermes o dai classici di pesca mielata, o anche da altre creazioni di Andrier, non è ciò che percepisco; è una leggera suggestione di pesca avvolta in un accordo molto secco di iononi legnosi, che gioca perpetuamente a nascondino con la dolcezza dell'ambra e della vaniglia, ma in questa danza mutevole, minimale ma infinitamente complessa. Stranamente, finisce su un patchouli, una materia che non sono riuscito a percepire durante tutta la durata fino ad ora, con il naso profondamente affondato nella mia pelle... ecco che appare. È quasi totalmente classico Andrier, tutto al suo posto e proprio quando pensi che sia noioso o derivativo delle sue altre creazioni, cambia leggermente, come un oggetto rotante che cattura la luce ma non rivela mai completamente la sua vera forma. Se ti piacciono i lavori muschiati, polverosi, legnosi e iris di questo profumiere, ti piacerà questo. A me è piaciuto. Non sono rimasto sbalordito, ma direi che è il punto medio tra quel profumo giallo che ha fatto per Bvlgari (Zahina, giusto?) e la sua minimalità muschiata e iris di "She was an anomaly". Fondamentalmente amo questo profumiere e che tutto porta la sua firma, ma se annusi un po' più a fondo, sono tutti sottilmente diversi e sono quelle sottigliezze che mi affascinano.