Safanad di Parfums de Marly. Oh, santo cielo. Mai, mai prima d'ora una fragranza ha suscitato in me una risposta così immediata: "Santo cielo, questo è l'odore che immagino di so-n-so!". Safanad è un'ambra ricca e vellutata, che proietta un'opulenza amplificata dai fiori ammalianti del fiore d'arancio e dal muschio inebriante del gelsomino, che mi sembra sempre elegantemente amoroso ma anche dotato di un erotismo animalesco. È una fragranza che all'inizio sembra fastidiosamente prepotente e quasi oltraggiosamente assertiva, ma più la si conosce e più se ne apprezza la sontuosa esuberanza e l'entusiasmo. E naturalmente non sto immaginando altro che la zia spaziale sgargiante e scintillante preferita da tutti, Lwaxana Troi: figlia della Quinta Casa, detentrice del Sacro Calice di Rixx ed erede dei Sacri Anelli di Betazed. E proprio come questo personaggio, Safanad all'inizio sembra eccessiva, quasi soffocante nel suo folle glamour, ma sotto il suo splendore scorre un filo di malinconia profondamente intessuto, oscurato per un certo periodo dalla facciata più ipnotizzante dei fiori d'arancio ma che, in realtà, nasconde alcune sfaccettature davvero cupe e dolorose. Sia Safanad che la nostra amata maestra di vita intergalattica betazoide Lwaxana sono complesse, avvincenti e assolutamente belle.
Sento un odore di vaniglia, quasi come un marshmallow. E mi piace! La fragranza è morbida, con la giusta dose di dolcezza, senza essere eccessiva. Un succo discreto che dura tutto il giorno. Penso che superi (di gran lunga!) la trilogia Delina.
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