Non potevo credere di averla trovata in un sacchetto di campioni con la dicitura "ok". Anubis è tutt'altro che ok, è una fragranza brillante con un fascino molto lussuoso ed evocativo. L'apertura è un puro assalto di bontà resinosa e zafferano inebriante, poi l'accordo di cuoio si sviluppa ed è inconfondibile, leggermente fumoso e realistico. È a questo punto che la mia valutazione iniziale torna a tormentarmi, perché per quanto le note di mirra e benzoino siano meravigliosamente morbide, il corpo di pelle scamosciata e maschile e i sentori di spezie e sandalo, non è un'ottima performance e vorrei che fosse più pesante e complessa. L'apertura alimenta la speranza e dà l'impressione di trovarsi di fronte a un profumo epico e progressivo, ma la delusione arriva molto presto quando Anubis diventa lineare e non così forte come mi aspettavo. Adoro l'antico Egitto e Anubis è particolarmente bello. Se dovessi pesare il cuore di questa fragranza, in tutta onestà, sarebbe piuttosto leggero e si esaurirebbe rapidamente dopo un'apertura di grande impatto. Il che è un peccato, ma non voglio sembrare un idiota ossessionato dalle performance della 'modalità bestia', perché c'è molto di più nei profumi. Rispetto questo profumo per quello che è ed è sicuramente evocativo del nome, anche se solo all'inizio.

Si apre con un'enorme esplosione di resine mistiche, trasformandosi in una fragranza di riferimento allo zafferano con un immortale ben educato alla base di tutto. I fiori assicurano che rimanga chic per tutto il tempo. Amore puro fin dal primo momento. Seguitemi su Instagram: @TheScentiest